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Eccoci alla QUARTA ed ULTIMA parte del nostro viaggio all'interno delle MATRICI DELLE CATEGORIE, lo strumento  PRINCIPE del MIGLIORAMENTO PERSONALE :-)
Nelle prime TRE parti di questo viaggio abbiamo analizzato come utilizzare la MATRICE DELLE CATEGORIE rispettivamente nella MACRO-AREA delle RELAZIONI FAMIGLIARI, dello STUDIO E APPRENDIMENTO e infine nella TERZA PARTE, nella MACRO-AREA del VIAGGIARE :-)
Se non hai ancora letto le prime tre parti, ti consiglio vivamente di leggerle subito, tutti i concetti che spiego in questo articolo sono la diretta conseguenza delle cose dette nelle prime tre parti, quindi vai a leggertele subito, DINAMICHE TRASFORMAZIONALI: UTILIZZO PRATICO DELLA MATRICE DELLE CATEGORIE (PRIMA PARTE). LINK DIRETTO. DINAMICHE TRASFORMAZIONALI: UTILIZZO PRATICO DELLA MATRICE DELLE CATEGORIE (SECONDA PARTE). LINK DIRETTO. DINAMICHE TRASFORMAZIONALI: UTILIZZO PRATICO DELLA MATRICE DELLE CATEGORIE (TERZA PARTE). LINK DIRETTO. 
Anche questa settimana siete stati in molti a scrivermi per farmi domande sull'utilizzo della MATRICE DELLE CATEGORIE, e soprattutto per condividere le vostre esperienze in FAMIGLIA e nello STUDIO.
Sono contento che avete tratto giovamento da questa tecnica, anche perché esistono veramente pochi strumenti potenti come questo che permettono di accrescere la nostra CONSAPEVOLEZZA in modo così mirato ed EFFICACE :-)
 
 
La MATRICE DELLE CATEGORIE funziona così bene perché ti permette di IDENTIFICARE i singoli VALORI-CHIAVE (che sono sempre in coppia), utilizzati dal tuo INCONSCIO nella tua vita quotidiana, per permetterti di COMPIERE OGNI TIPO DI SCELTA.
Di fatto il tuo inconscio INCASELLA LA REALTÀ secondo qualità ben distinte, che vanno a formare la tua PERSONALE MATRICE DELLE CATEGORIE.
Quando due persone si innamorano NON È DETTO che le proprie MATRICI DELLE CATEGORIE corrispondano, anzi, il più delle volte NON COMBACIANO ASSOLUTAMENTE, e così cominciano a formarsi incomprensioni, LITIGI, su cose che a prima vista ci possono sembrare banali (COME EDUCARE UN FIGLIO, COME ORGANIZZARE UNA VACANZA, ANDARE A VIVERE IN CENTRO O IN PERIFERIA, PREDILIGERE WEEK-END DI RELAX O DI CULTURA, ecc,ecc...)
Per noi certe PRIORITÀ ci sembrano assolutamente naturali e ci chiediamo come sia possibile che L'ALTRA PERSONA NON VALORIZZI CERTE COSE COME FACCIAMO NOI, la realtà è che LE NOSTRE PRIORITÀ sono tali perché fanno parte della nostra PERSONALISSIMA MATRICE DELLE CATEGORIE che abbiamo costruito durante la nostra adolescenza ed è la risultante delle nostre personali esperienze (frustrazioni e successi ottenuti nella vita), un'altra persona avrà una matrice diversa su più valori-chiave dovuta alle esperienze che ha vissuto nella sua vita e quindi la sua visione sarà necessariamente diversa dalla nostra sotto molti aspetti.
 
DIVENTARE CONSAPEVOLI DELLA NOSTRA MATRICE DELLE CATEGORIE CI PERMETTE DI CONOSCERE MEGLIO NOI STESSI, E QUINDI DI POTER COMPRENDERE MEGLIO GLI ALTRI.
ALL'OCCORRENZA POSSIAMO UTILIZZARE LA MATRICE DELLE CATEGORIE ANCHE PER ACCORGERCI CHE CERTI VALORI CHE ABBIAMO UTILIZZATO DA SEMPRE, NELLA NOSTRA VITA, SONO IN REALTÀ DISFUNZIONALI E NON CI HANNO MAI PERMESSO DI RAGGIUNGERE IL SUCCESSO CHE INVECE DESIDERAVAMO. QUINDI POSSIAMO SUCCESSIVAMENTE PROCEDERE AD UNA MODIFICA DI QUESTI VALORI IN MODO ABBASTANZA SEMPLICE.
 
Detto questo andiamo ad esplorare la nostra QUARTA MACRO-AREA CRITICA delle VITA, l'ambito LAVORATIVO.
 
Esistono diversi VALORI-CHIAVE che vanno a definire per il nostro INCONSCIO cosa significa FARE ESPERIENZA SUL LAVORO, VIVERE APPIENO UN'ESPERIENZA LAVORATIVA; noi per comodità, in questo articolo, ne esamineremo QUATTRO che rappresentano QUATTRO FONDAMENTI del LAVORARE. 
 
Le QUATTRO COPPIE-CHIAVE sono:
  1. DOVERE-PIACERE
  2. FORTUNA-MERITO
  3. AUTORITÀ-PRESTIGIO
  4. TEMPO-GUADAGNO

Procedi come negli articoli precedenti, disegnando su un foglio un grande QUADRATO e dividilo in 4 righe e 4 colonne, andrai a formare 16 RIQUADRI INTERNI. 

Le QUATTRO COPPIE-CHIAVE che ti ho indicato andranno a formare le COORDINATE dei 4 riquadri che formano la DIAGONALE del QUADRATO.

Il primo RIQUADRO in ALTO A SINISTRA avrà come coordinate proprio DOVERE-PIACERE.

 
il peso del lavoro1. DOVERE-PIACERE
 
Questa coppia di valori-chiave è molto ben conosciuta dal tuo inconscio ;-)
Chissà quante volte nella tua vita, di fronte ad un lavoro di qualsiasi tipo hai fatto a pugni con l'idea di DOVERE e di PIACERE.
Nella realtà questi due concetti NON SONO AFFATTO IN OPPOSIZIONE come spesso ci vogliono far credere, anzi, essi rappresentano DUE DIMENSIONI del NOSTRO "FARE".
L'Essere Umano ha sviluppato in maniera innata il SENSO DEL DOVERE, cioè quella SENSAZIONE DI RESPONSABILITÀ nel prendere le redini di una situazione e CONDURLA VERSO UNA SOLUZIONE, verso un COMPIMENTO NECESSARIO.
 
Quando il tuo inconscio avverte che è arrivato il momento di SMETTERE DI PROCRASTINARE, ti manda un segnale preciso: ORA DEVI AGIRE, È TUO DOVERE ARRIVARE AD UNA CONCLUSIONE!
Sai che quella cosa VA FATTA E VA FATTA NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE AFFINCHÉ TU E LE PERSONE A CUI TU TIENI POSSANO TRARNE IL MAGGIOR BENEFICIO POSSIBILE.
Questa "cosa-che-va-fatta" può essere un lavoro in casa che stai rimandando da mesi, oppure in ufficio è arrivata l'ora di sbrigare quell'odiosa pratica che il tuo capoufficio ti ha "sbolognato" settimane fa :-)
In ogni caso TU SAI CHE È TUO DOVERE FARLA...
Ogni persona però ha UN SUO RACCONTO DI CIÒ CHE È IL "SUO" DOVERE...
 
Alcune persone ritengono che È PROPRIO DOVERE SEMPLICEMENTE INIZIARE UNA COSA ANCHE SENZA PORTARLA A TERMINE NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE, per altre persone È PROPRIO DOVERE ANCHE DARE IL MEGLIO DI SÉ MENTRE SI STA COMPIENDO IL PROPRIO DOVERE (persona il gioco di parole ;-) )
 
E qui entra in gioco la COPPIA, infatti PARALLELAMENTE al DOVERE esiste anche IL PIACERE di fare qualcosa che è doveroso fare.
NON TUTTO CIÒ CHE È DOVERE DEVE ESSERE PER FORZA ANCHE SPIACEVOLE.
 
Come affermava ABRAHAM MASLOW<<Non è possibile opporre il dovere al piacere, né il lavoro al gioco, quando il dovere è piacere e il lavoro è gioco>>.
 
Ha molte persone è stato ERRONEAMENTE insegnato che PIACERE e DOVERE vivono su due pianeti distinti e lontani, e per tutta la vita questo INUTILE DUALISMO gli complica la vita e IMPEDISCE LORO di EVOLVERSI!
 
Ogni attività PUÒ TRASFORMARSI IN UNA ATTIVITÀ PIACEVOLE se impariamo a trarne UN INSEGNAMENTO DI VITA, o se CERCHIAMO QUALCUNO DI PIACEVOLE con cui svolgerla o ancora se anche solo PENSIAMO DI DEDICARLA a qualcuno per noi veramente importante.
IL PIACERE PUÒ SCATURIRE DA UNA COMPAGNIA, DA UNA DEDICA, DA UN INSEGNAMENTO, o da mille altri aspetti che STA A TE SCOPRIRE perché APPARTENGONO ALLA TUA PERSONALE SFERA DI ESISTENZA.
 
Come insegnava SENECA ai suoi studenti: <<Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle, è perché non osiamo farle che diventano difficili!>>.
 
Allo stesso modo posso dirti che DOVERE È IL NOME CHE DAI ALLE COSE DA FARE PER LE QUALI NON HAI ANCORA SAPUTO SCOVARE UN PIACERE IN ESSE ;-)
 
Tu come vivi il DOVERE? e come vivi il PIACERE quando sai che devi LAVORARE DURO?
Scrivi degli AGGETTIVI nel primo riquadro della nostra diagonale, essi rappresentano il TUO personale racconto di questi valori-chiave.
 
2. FORTUNA-MERITO
 
La seconda coppia di valori si chiama FORTUNA-MERITO, e RACCONTA tutto il mondo delle INVIDIE, delle GELOSIE e delle PASTOIE EMOZIONALI che ci portiamo dentro quando vediamo che il lavoro degli altri viene VALORIZZATO (o SFRUTTATO) in maniera MOLTO DIVERSA dal nostro, soprattutto quando sappiamo che CI SIAMO IMPEGNATI molto di più dei nostri colleghi!
 
Nella vita ESISTE IL FATTORE FORTUNA, quando siamo noi a beneficiarne ci diciamo FORTUNATI e consideriamo quella fortuna alla stregua di UNA NOSTRA ABILITÀ PERSONALE; quando invece sono gli altri a beneficiare del FATTORE C, allora siamo indotti a sminuirli dicendo che TANTO LA LORO È STATA SOLO FORTUNA...;-)
 
Il MERITO magari pensiamo debba essere SEMPRE RICONOSCIUTO E PREMIATO, anche quando non CONDUCE AI RISULTATI DOVUTI.
 
Mi dispiace contraddirti ma in NATURA l'impegno NON FINALIZZATO cioè quando non riesce a raggiungere il fine prefissato VALE ZERO!
Puoi impegnarti come vuoi, ma SE NON RAGGIUNGI IL FINE vieni ANNIENTATO.
 
Giusto o sbagliato che sia, non ha molta importanza, quello che devi capire che i MORALISMI che puoi inserirci tu dietro non ti aiuteranno a MIGLIORARTI E FARTI RAGGIUNGERE IL SUCCESSO nelle tue attività.
 
L'unica cosa importante è il MERITO raggiunto NON SOLO DALL'IMPEGNO INTELLIGENTE (quello cioè che ti fa raggiungere proprio il risultato necessario), ma è anche costituito da tutta una serie di CONDIZIONI DI CONTORNO come il SAPERSI VENDERE, IL SAPER ESSERE FLESSIBILE, IL SAPER ESSERE ACCONDISCENDENTE, e molti altri aspetti ancora...
Ovviamente un pizzico di fortuna è sempre ben gradita ;-)
 
E tu che idea hai della FORTUNA sul lavoro?
Sei una persona che TENDE A PROVARE INVIDIA SE UN IMPIEGATO È IL FIGLIO DEL DIRETTORE?
Senti di aver subito un torto quando non ti viene riconosciuto L'IMPEGNO?
Cosa pensi del MERITO? Quando una persona CONQUISTA MERITO cosa deve fare ai tuoi occhi? 
E cosa dovresti fare tu per pensare di conquistare MERITO?
 
All'interno di questa coppia-chiave i MORALISMI (e i BIGOTTISMI), giocano un ruolo molto importante!
 
Louis Pasteur affermava che: <<La fortuna favorisce la mente preparata>>
È un bell'insegnamento e credo fermamente che nel LAVORO le cose vadano proprio in questo modo.
 
invidia3. AUTORITÀ-PRESTIGIO
 
Credo che chiunque desideri acquisire PRESTIGIO ed AUTORITÀ nel proprio CAMPO o nel proprio MESTIERE.
 
AUTORITÀ e PRESTIGIO sono però due cose molto diverse.
Per acquisire PRESTIGIO devi NECESSARIAMENTE DIMOSTRARE SUL CAMPO DI ESSERE IL PIÙ BRAVO, devi IMPEGNARTI per RAGGIUNGERE RISULTATI CONCRETI e CONDIVISI DA TUTTI, non c'è scorciatoia che tenga.
Il PRESTIGIO è una medaglia al valore che puoi ottenere SOLO SUL CAMPO DI BATTAGLIA!
 
Invece essere un'AUTORITÀ nel tuo CAMPO è una cosa un tantino differente.
Sicuramente DEVI ESSERE COMPETENTE, ma per essere considerato un'autorità devi farti conoscere OLTRE LA CERCHIA DEI COLLEGHI E DEL TUO UFFICIO.
Il più delle volte DIVENTARE UN'AUTORITÀ IN UN SETTORE SIGNIFICA FARSI CONOSCERE SCRIVENDO LIBRI SULLA PROPRIA MATERIA, MOLTE PERSONE SCELGONO DI ANDARE IN TELEVISIONE oppure APRONO SITI WEB che pubblicizzano le loro competenze.
 
Molte persone sono considerate un'AUTORITÀ IN MATERIA, ma poi nel proprio mondo di conoscenti NON SONO CONSIDERATE DI PRESTIGIO.
 
Se sei impegnato a PUBBLICIZZARTI E PROMUOVERTI molto probabilmente AVRAI MENO TEMPO PER DIVENTARE BRAVISSIMO IN CIÒ CHE FAI.
 
Anche nelle piccole aziende funziona allo stesso modo.
Un caporeparto è un'autorità per il solo fatto di POTER COMANDARE ai propri sottoposti, ma il suo PRESTIGIO non è necessariamente alto.
Sono sicuro che nel tuo ambiente lavorativo ti sarà capitato di dover accettare il fatto che un collega sia stato PROMOSSO per via di qualche SIMPATIA che ha saputo indurre in chi aveva l'AUTORITÀ per promuoverlo...MAGARI ALTRI TUOI COLLEGHI (O TU STESSO) CHE AVETE CONQUISTATO UN PRESTIGIO MAGGIORE, NON AVETE ANCORA OTTENUTO UN AUMENTO DI STIPENDIO O UN AVANZAMENTO DI POSIZIONE.
 
Molte persone devono andare dallo psicoterapeuta per i loro CONFLITTI CON L'AUTORITÀ (la prima figura di autorità nella nostra vita sono stati NOSTRO PADRE O NOSTRA MADRE), e tendono a diventare insofferenti ogni qual volta sentono di SUBIRE UN ORDINE da qualcuno che HA IL POTERE DI FARGLI FARE COSE IN VIRTÙ DELL'AUTORITÀ CHE ESPRIMONO.
 
Quali sono le tue esperienze in merito?
Che idea hai di AUTORITÀ?
E di PRESTIGIO?
 
Una cosa è certa, SE VUOI AVERE SUCCESSO DEVI IMPARARE A VIAGGIARE SU QUESTI DUE BINARI INSIEME, SENZA ESCLUDERNE UNO A FAVORE DELL'ALTRO.
Cerca un'EQUILIBRIO e tendi sempre A VALORIZZARE ENTRAMBI IN OGNI TUA AZIONE
 
Gustav Le Bon (Psicologo e Antropologo Francese) diceva: <<La competenza senza autorità è altrettanto impotente dell'autorità senza competenza>>...oggi purtroppo esistono molte "autorità" senza competenza e sono tutt'altro che impotenti...sicuramente AVERE AUTORITÀ INSIEME ALLE GIUSTE COMPETENZE è un principio cui bisogna sempre tendere.
 
Scrivi nel terzo riquadro della diagonale il TUO PERSONALE RACCONTO di questa coppia di valori, sotto forma di aggettivi e brevi considerazioni.
Ti potrai accorgere facilmente SE HAI DEI RACCONTI DISFUNZIONALI che magari ti impediscono di vivere bene le tue esperienze lavorative.
 
4. TEMPO-GUADAGNO
 
L'ultimo aspetto che esaminerai sarà l'aspetto legato al TEMPO e al GUADAGNO.
Essa rappresenta veramente una coppia di valori FONDAMENTALE per il tuo SUCCESSO PERSONALE.
 
Il tempo rappresenta una risorsa importantissima e UNA VOLTA SPESO, IL TEMPO NON TORNA INDIETRO.
NON È UN CASO CHE SI UTILIZZI IL VERBO "SPENDERE" PROPRIO COME SI FA CON I SOLDI.
 
Tu che racconto hai rispetto a ciò che per te rappresenta un GUADAGNO?
Quando sul lavoro senti di AVER GUADAGNATO?
Sei una persona che tende a VALORIZZARE MOLTO IL TEMPO che dedichi al lavoro?
Oppure come dicono alcuni "basta che ti pagano"? ;-)
 
Quando le persone tendono a VALORIZZARE i guadagni, spesso tendono anche a perdere di vista il tempo che impiegano ad ottenere quel guadagno.
Se ci si focalizza sull'aver ottenuto dei soldi, si perde di vista l'idea che quei soldi li hai avuti per aver DONATO AD ALTRI IL TUO TEMPO.
In realtà come ci insegnavano a scuola, il guadagno è uguale ai RICAVI meno i COSTI, e fra i COSTI andrebbe anche INSERITO IL TEMPO CHE HAI DEDICATO A QUEL LAVORO.
Un vero GUADAGNO quindi andrebbe sempre considerato ASSEGNANDO UN VALORE MONETARIO AD OGNI ORA CHE IMPIEGHI.
Se pensi che un'ora del tuo tempo valga 15 euro, NON PUOI FARTI PAGARE 15 EURO, perché ciò significherebbe che NON CI HAI GUADAGNATO (hai dato 15 euro di tempo e hai ricevuto altrettanti 15 euro, ma in quell'ora oltre al tempo hai perso anche ENERGIE).
Se ti facessi pagare 20 euro, il tuo guadagno sarebbe di 5 euro!
La soddisfazione per il proprio lavoro passa attraverso la PERCEZIONE CHE IL NOSTRO INCONSCIO ha di essere valorizzato per il proprio tempo speso nel fare quel lavoro.
Se senti che fai un lavoro frustrante, CHIEDITI SE FORSE STAI SVALUTANDO IL TUO TEMPO. 
Ovviamente il MERCATO ti obbliga a VALORIZZARE IN MANIERA ADEGUATA IL TUO TEMPO: non puoi pensare che un'ora del tuo tempo possa valere 200 EURO a meno che tu non sia un attore famoso (pensa ai testimonial negli spot televisivi, per apparire 30 secondi si fanno pagare migliaia di euro!).
 
Sei in grado di "monetizzare" correttamente il tuo tempo?
Quando pensi di aver sprecato soldi? e quando di aver sprecato tempo?
 
Inserisci queste considerazioni nella tua personale MATRICE DELLE CATEGORIE.
Rileggendola potrai comprendere adesso molti aspetti DELLA TUA PERSONALITÀ che prima non conoscevi o comunque non potevi inquadrare in modo cosi preciso e funzionale.
Inoltre potrai, con le dovute domande, comprendere la MATRICE DELLE CATEGORIE DEI TUOI COLLEGHI, del tuo capoufficio e CAPIRE IN CHE MODO IL SUO INCONSCIO VALORIZZA IL LAVORO COMPIUTO DALLE PERSONE.
 
Pensaci, è davvero uno strumento molto potente e duttile ;-)
 
Se questo articolo ti è piaciuto, se ti ha fatto crescere, inserisci i tuoi commenti qui sotto, sono preziosi! ;-)
 
Al prossimo Mercoledì
 
 
Fabrizio F. Caragnano
Professional Mental Coach