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Se anche tu come me leggi spesso libri di Saggezza Orientale o partecipi a corsi e seminari di Meditazione e Pratiche di Consapevolezza ti sarà sicuramente capitato di incontrare il concetto di "vivere il qui ed ora", oppure detto in altri termini, di "essere consapevole del tuo momento presente".
Cosa si intende davvero per "consapevolezza del momento presente"?
Qual è l'insegnamento che ci è giunto dall'Oriente?
 
Se hai già letto altri miei articoli, saprai che come Mental Coach utilizzo spesso insegnamenti derivati dai miei studi in Cina e dagli insegnamenti degli antichi Maestri di Saggezza Orientali, e mi è capitato di parlare di questo importante concetto con molti insegnanti italiani che insegnano pratiche di meditazione o, ad esempio, con insegnanti e maestri di Yoga.
Inoltre il concetto di "Vivere pienamente il proprio presente" è ormai talmente diffuso che viene "spiegato" anche all'interno dei corsi di Miglioramento e Crescita Personale.
 
Nel 2012 ho vissuto per 20 giorni all'interno del Monastero di Shaolin in Cina (come ben saprai sono anche un ricercatore in Filosofie Orientali e un praticante di Arti Marziali Cinesi), e ho avuto modo di studiare molto da vicino le abitudini e il pensiero dei monaci con cui condividevo pasti e allenamenti quotidiani.
È stata un'esperienza molto importante per me, perché sebbene avessi già una mia visione del concetto di "vivere il qui ed ora", raramente ho conosciuto insegnanti in Italia che ne avessero compreso bene il significato, e in quell'occasione ho potuto approfondirla con dei veri Maestri di Pensiero Orientale che vivono e insegnano quotidianamente questi concetti ai propri allievi.
 
"Vivere pienamente il qui ed ora" viene utilizzato, nella sua versione più diffusa e popolare per spingere le persone a non preoccuparsi per il futuro, perché il futuro è qualcosa che ancora non esiste e che deve invece essere costruito giorno per giorno, e se un avvenimento dovrà accadere, non ha senso "pre-occuparsi", cioè letteralmente non ci aiuta "occuparcene prima del dovuto": le eventuali difficoltà verranno affrontate quando e solo quando si presenteranno.
 
la vita è adessoUn altro aspetto dell'insegnamento del "vivere qui ed ora", è quello che ti fa prendere le distanze dal tuo passato, ti fa prendere consapevolezza del fatto che il tuo passato è appunto passato, e che tutto ciò che è stato, ormai è finito, terminato.
Ti è davvero utile continuare a rimuginare sul tuo passato?
Magari arrovellandoti il cervello sui diversi modi in cui avresti potuto agire?
Andando a scovare, ripiegato su te stesso, tutte le possibilità che avevi e che non hai saputo cogliere in quel momento?
Ovviamente no!
Continuare a pensare al proprio passato non aiuta, perché non si può più modificare!
Quello che è stato è stato!
Ti fa solo male e ti rovina l'emozione con cui dovresti, invece, affrontare le sfide nel tuo presente!
Perché nel momento presente puoi agire, perché sei nel pieno del tuo potenziale di azione; puoi agire migliorando la tua vita o peggiorandola, puoi agire in direzione dei tuoi obiettivi e persino agire in modo tale da rimediare ai tuoi errori, se ne hai fatti in passato, ma sempre e soltanto agendo nel tuo presente, con una mente ricettiva e attenta a ciò che ti sta accadendo ORA.
 
A parole è concetto abbastanza semplice da comprendere, il problema e che poi, a metterlo in pratica è un tutt'altro paio di maniche!
 
C'è molto di più!
 
Quello che ti ho spiegato finora è soltanto la punta dell'iceberg e, come ti dicevo all'inizio dell'articolo, è solo l'insegnamento popolare, diciamo, più diffuso e anche, se vogliamo, "scontato" di questo importantissimo concetto.
"Vivere qui ed ora": certo, non farti condizionare dal tuo passato e non preoccuparti del tuo futuro, vivi il presente!
Ok!
 
Ma come si fa?
E soprattutto, è davvero utile fermarsi a questa prima comprensione superficiale? Oppure c'è dell'altro? ;-)
 
Voglio raccontarti una Storia di Potere, cioè una storia che nel suo racconto, ti permetterà di riflettere sulle altre "sfumature" di questo importante insegnamento e forse potrà condurti a comprenderlo meglio.
 
"Un giorno due monaci buddhisti stavano facendo ritorno al loro monastero, camminando in silenzio. Essi praticavano lo Stato di Presenza, osservando i loro pensieri e il mondo, in modo distaccato.
Giunti alla riva del fiume che li separava dalla loro méta, notarono che non c’era il barcaiolo che solitamente li traghettava dall’altra parte del fiume. Attesero a lungo ma questi non si fece vivo.
Nel frattempo, giunse una giovane donna che analogamente si mise in attesa del barcaiolo per attraversare il fiume.
Cominciava a farsi buio, per cui decisero che non era più il caso di aspettare e di attraversare il fiume da sé.
Vedendo, però, la donna in difficoltà, uno dei monaci si offrì di aiutarla e la portò sulle spalle mentre attraversava il fiume. Dopo la traversata, la donna ringraziò e i due monaci proseguirono il loro cammino verso il monastero in silenzio.
Quando ad un certo punto, l’altro monaco interruppe il silenzio: «Come hai potuto fare una cosa del genere? Noi non dovremmo avere nessuna relazione con le donne, figurati poi toccarle e addirittura portarle sulle spalle!»
Il monaco che aiutò la donna compassionevolmente rispose: «Io ho lasciato quella donna tempo fa, sulla sponda del fiume, ma tu, mio caro, la stai ancora portando con te».
Allora l’altro monaco comprese e meditò in silenzio le parole del compagno."
 
Questa storia, tipicamente buddhista, ci racconta il senso del "vivere qui ed ora": fare in ogni istante ciò che è giusto fare, perché l'unico momento che ha valore è il tuo presente.
Molte persone utilizzano questo insegnamento per portare nel loro presente tutte le loro preoccupazioni e dopo averlo fatto, si giustificano dicendo che stanno davvero vivendo pienamente il proprio presente con la massima intensità, perché il loro presente è pieno di quelle ansie e di quei timori che andranno ad accadere di li a poco!
 
Non è proprio questo il senso di questo importante insegnamento...
 
vivere o perdere la vita adesso Marco Aurelio
Confucio, in uno dei suoi importantissimi dialoghi ai suoi allievi, disse: <<l'esperienza è una lanterna posta dietro le nostre spalle che illumina solamente il sentiero dietro di noi>>.
Parole verissime!
Quante volte utilizziamo l'esperienza per difenderci dal nostro futuro?
Quante volte, come dei cani bastonati, abbiamo paura di chi ci vuole fare una dolce carezza?
Quante volte preferiamo fuggire da un'esperienza magnifica, spesso la più importante della nostra vita, perché abbiamo paura di ripercorrere le spiacevoli esperienze passate, andando in questo modo a perdere l'occasione di felicità suprema, che la vita ci ha finalmente messo davanti agli occhi?
L'esperienza illumina il nostro cammino DIETRO, non davanti!
Perché il cammino davanti a noi è sconosciuto e ciò che ci accadrà non è detto che sia sempre una copia di ciò che ci è già accaduto.
Se viviamo il futuro con gli occhi del nostro passato, vivremo in un continuo stato di torpore e appannamento dei sensi!
Vivremo in modo mediocre, esattamente come un cane randagio che vede nemici dappertutto e non potrà più riappropriarsi di quella felicità che gli spetta.
Il compito dell'esperienza è quello di farci percorrere il cammino in maniera più prudente, in maniera più saggia, ma non deve essere troppo "invasiva", non deve condizionarci troppo, non deve limitarci e non deve creare mostri che non esistono!
 
Ecco cosa significa "Vivere pienamente il tuo presente"!
Quando il monaco della nostra storia ha VISTO che la donna aveva bisogno di aiuto, ha portato dal suo passato qualcosa e lo ha utilizzato nel suo PRESENTE: ha portato dal suo passato "l'esperienza dell'aiuto", l'esperienza dell'importanza della relazione e dell'essere persone sociali.
Se fosse stato davvero distaccato e non avesse avuto davvero alcun contatto con il suo passato, avrebbe visto la donna in difficoltà allo stesso modo con cui vedrebbe cadere una foglia dall'albero.
 
la paura di fallire Paulo CoheloVivere pienamente il proprio presente significa accedere con sapienza al nostro bagaglio di conoscenze passate, sapendo esattamente cosa ignorare e cosa portare nel nostro presente.
 
Quando, superato il fiume, il suo compagno gli rimprovera l'azione compiuta, il monaco gli fa presente che quel passato non è più utile da portare nel presente: di fatto non esiste più, è solamente un ricordo e come tale è evanescente, suscettibile a cambiamenti e a interpretazioni diverse.
 
Eh si, perché non è vero che il nostro passato non si può cambiare.
Ciò che non si può cambiare è ciò che è accaduto per un OSSERVATORE ESTERNO, ma i nostri ricordi NON SONO L'ESPERIENZA PASSATA.
Ricordo ed esperienza sono due cose nettamente diverse e distinte.
Un conto è ciò che è accaduto, un conto è l'immagine mentale che ho nel mio cervello di ciò che è accaduto.
Non posso modificare l'accadimento, ma posso modificare l'immagine mentale che possiedo di quell'evento e quando modifico l'immagine mentale del mio passato, STO MODIFICANDO IL MIO PRESENTE!
 
I ricordi non sono nient'altro che connessioni chimico-elettriche nel nostro cervello, NON SONO L'EVENTO REALMENTE ACCADUTO.
 
Nel Coaching questo si chiama REFRAMING, ovvero CAMBIAMENTO DI CORNICE.
Dare al proprio passato una cornice diversa significa modificarne lo sfondo, il contesto, elaborare quell'esperienza sotto una nuova luce, dargli nuovi significati, andare a esaminare quel passato alla luce di nuove comprensioni su di sé e sulle persone coinvolte, quindi in sostanza, andare ad agire sul suo contenuto emotivo ed emozionale che si situa nel presente di ciascuno di noi.
 
Questa è una delle tecniche più importanti di cui dispone un Mental Coach :-)
 
Stessa cosa puoi farla con il tuo futuro!
Puoi considerare i tuoi problemi delle SFIDE o delle DISGRAZIE, puoi considerare le sue ANSIE un'opportunità per dare il meglio di te ed evolvere verso nuove comprensioni e sensibilità oppure puoi considerarle inutili fonti di STRESS, cosa è più funzionale NEL TUO PRESENTE?
Questa è la domanda che devi porti. 

"VIVERE PIENAMENTE IL PROPRIO PRESENTE SIGNIFICA ACCEDERE CON SAPIENZA AL NOSTRO BAGAGLIO DI CONOSCENZE PASSATE SAPENDO ESATTAMENTE COSA IGNORARE E COSA PORTARE NEL NOSTRO PRESENTE"

RICAPITOLIAMO un attimo...
 
Normalmente le persone utilizzano il concetto di "vivere qui ed ora" per distaccarsi da tutto e da tutti, cercando di ignorare totalmente il proprio passato e cercando di evitare di pensare al futuro.
Oppure all'opposto cercando di portare nel proprio presente tutte le ansie del proprio passato e le preoccupazioni del proprio futuro, con la scusa che, in questo modo, vivono pienamente il proprio presente.
Magari giustificandosi anche dicendo che la loro esperienza passata le porta a comportarsi così.
 
In realtà l'insegnamento non è questo!
"Vivere pienamente il proprio presente" ed "essere nel qui ed ora", non significa né distaccarsi come un asceta, né portarsi un'infinita zavorra di ansie e preoccupazioni sempre con sé.
Sono due comportamenti dualistici e assolutistici.
 
"Vivere nel qui ed ora" significa SAPER SCEGLIERE CON MISURA E SAGGEZZA di far tesoro del nostro passato SAPENDO ESATTAMENTE COSA, di volta in volta, PRENDERE DAL NOSTRO BAGAGLIO PERSONALE DI CONOSCENZA e ATTUARLA FUNZIONALMENTE NEL PRESENTE.
Significa saper scegliere come considerare il nostro futuro, inserendolo in una cornice ad hoc, FUNZIONALE, UTILE, POTENZIANTE E VIVIFICANTE per noi e per i nostri rapporti.
 
Chi dice: <<IO SO GIÀ COME ANDRÀ A FINIRE QUINDI MI PREMUNISCO>>, NON STA VIVENDO PIENAMENTE IL SUO PRESENTE, ma sta portando nel suo presente UN POSSIBILE SCENARIO FUTURO che sta INTERPRETANDO alla luce delle sue ESPERIENZE PASSATE, il tutto senza rendersene conto, senza saggezza.
In pratica sta mentalmente facendo la spola, la staffetta, FUTURO-PASSATO-FUTURO-PASSATO, senza mai REALMENTE, concentrarsi sulle opportunità del suo presente!
 
Spero che questo articolo ti abbia dato degli importanti spunti di riflessione ;-) 
Se ti è piaciuto inserisci un tuo commento qui sotto, i tuoi FEEDBACK sono davvero importanti per me :-)
 
A presto!
 
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Fabrizio F. Caragnano
Mental Coach & NLP Certified Coach

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