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stupore<<Se l’unico strumento che sai usare è un martello, ogni cosa inizierà a sembrarti un chiodo>>
Abraham Maslow 
 
 
In condizioni normali, il nostro cervello tende a immagazzinare informazioni provenienti da qualsiasi "medium" (cioè da qualsiasi canale, mezzo, supporto), basta che esso utilizzi una modalità che sia ALL'INTERNO DELLE FINESTRE DI PERCEZIONE dei nostri 5 sensi.
Ad esempio il nostro cervello tramite le nostre orecchie può APPRENDERE qualsiasi informazione che viene ASCOLTATA alla radio, non può invece PERCEPIRE vibrazioni o frequenze AL DI FUORI della nostra FINESTRA uditiva, il che comprende sia frequenze che VIBRANO molto velocemente come gli ULTRASUONI, sia frequenze eccessivamente lente come gli INFRASUONI.
Allo stesso modo il nostro cervello attraverso il senso della vista può entrare in contatto con qualsiasi informazione visiva, indipendentemente dal fatto che noi, tramite il nostro giudizio, riteniamo quella fonte ATTENDIBILE O MENO.
Se apriamo una rivista a caso, e notiamo all'interno di un articolo un'immagine che ci procura ribrezzo, possiamo dare al cervello un segnale di disgusto, che farà si che quel ricordo possa essere considerato "brutto", quindi "inutile" ovvero "da rimuovere" al più presto.
Spesso però avviene che se l'immagine ci colpisce emotivamente in modo eccessivo, quella emozione farà da àncora e renderà molto difficile per il nostro cervello dimenticarla.
Quello che avviene e che l'emozione si aggancerà in modo permanente a quello scenario diventando un tutt'uno con la foto che il cervello ha memorizzato.
Ogni volta che andremo a provare un'emozione di profondo fastidio o di disgusto, molto probabilmente il cervello ci tirerà fuori dal nostro archivio interno di esperienze quella immagine, ripresentandocela davanti agli occhi della mente.
Ed ecco che, se richiamata anche solo un paio di volte, quell'immagine diventerà sempre più PERSISTENTE e per così dire, "importante" per il nostro cervello, quindi ormai non sarà più possibile dimenticarla a meno di utilizzare specifiche tecniche di gestione dei ricordi.
Ho avuto molte richieste di trattare il tema delle tecniche di GESTIONE DEI RICORDI, mi riprometto di trattare il tema in maniera più approfondita in qualche successivo articoli che pubblicherò.
 
Quello che ci interessa comprendere ora e il fatto che ORMAI QUELL'IMMAGINE, CHE LO VOGLIAMO O NO, È DENTRO DI NOI!
INSIEME AL SUO "RACCONTO" EMOTIVO!
 
Tramite la nostra COSCIENZA abbiamo ETICHETTATO quell'immagine come INUTILE; tramite un atto di VOLONTÀ possiamo anche sforzarci di imporre al nostro cervello di "rimuoverla! cancellarla!", ma ciò non avverrà finché non si presenteranno determinate e specifiche condizioni che hanno ben poco a che fare con un atto di volontà cosciente.
 
Durante le nostre giornate succede che il cervello, volente o nolente, subisca un continuo flusso di informazioni sensoriali, proveniente da qualsiasi mezzo: persone che parlano, cartelli pubblicitari, televisione, smartphone, riviste, libri, opuscoli informativi , videogames, ecc, ecc.
NON ABBIAMO ALCUN CONTROLLO su queste informazioni, semplicemente esse ci entrano nella testa, vengono elaborate e memorizzate nel cervello, e anche se successivamente esso opera una SELEZIONE in base a precisi MECCANISMI DI PRIORITÀ, possiamo solamente prendere atto, tramite le emozioni ASSOCIATE, che alcune di queste informazioni CI PIACCIONO E ALTRE INVECE CI PROCURANO FASTIDIO, possiamo identificare QUALI CI AFFASCINANO E CI INTERESSANO E QUALI INVECE REPUTIAMO INUTILI O DANNOSE.
 
Ti è mai capitato di notare un oggetto o leggere una notizia, o ascoltarla, E FAR PARTIRE IMMEDIATAMENTE UN DIALOGO INTERNO FATTO DI COMMENTI E GIUDIZI inerenti ciò che avevi letto o ascoltato?
Magari leggi su un titolo ben esposto in edicola che l'IVA è aumentata, e subito ecco che ti ritrovi per almeno mezz'ora la mente occupata da considerazioni su quanto siano alte le tasse in Italia e poi magari passi a pensare al bollo dell'auto e cosi via...praticamente SENZA FINE ;-)
 
Ebbene ogni volta che i nostri occhi passano sopra un qualsiasi OGGETTO, che sia una forma, una scritta o anche solamente quando ascolti un commento oppure una informazione alla radio, immediatamente il cervello fa partire quella che si chiama INTERPRETAZIONE GIUDICANTE...È UN MECCANISMO AUTOMATICO, FUNZIONA ANCHE PER GLI ODORI E I SAPORI. 
In pratica, senza che te ne accorgi, prende il via un complesso processo di DECODIFICA, CHE COINVOLGE TUTTI I TUOI RICORDI: gli occhi vedono una cosa, il cervello la riconosce all'interno delle esperienze fatte nella tua vita, e ci SOVRAPPONE un RACCONTO che corrisponde a tutto ciò CHE TI È STATO DETTO su quella cosa.
 
Ti faccio un esempio: Se osservi una SEDIA, i tuoi OCCHI vedranno un oggetto, una forma, e basta.
Il cervello confronta in un miliardesimo di secondo quella immagine con le miliardi di forme contenute nella tua memoria e RICONOSCE quella forma come una SEDIA (e non come una bottiglia ad esempio), e ti fa dire MENTALMENTE "SEDIA".
Immediatamente dopo, il cervello ti fa dire "SEDIA DI LEGNO" o "SEDIA DI PLASTICA", sicuramente AGGIUNGENDO ANCHE IL COLORE e altri particolari che sono parte di quell'oggetto.
Non solo ma se quella particolare sedia l'hai già vista, ti farà anche ricordare dove l'hai già vista e ti dirai: <<ah, è quella che ha anche il mio amico Mario a casa sua!>>.
 
Tutto questo processo COGNITIVO completo avviene in circa un decimo di secondo.
 
Quello che devi notare e che NON POSSIAMO FARE A MENO DI PENSARE TRAMITE CATEGORIE CHE CI SONO STATE INSEGNATE:
<<ah, quello è proprio brutto...>> 
<<questa cosa mi piace molto...>>
<<considero inutile fare quella cosa in quel modo...>>
<<è la cosa peggiore che potessi mai fare!>>
<<devo smetterla di agire in quel modo!>>
                                             ...e via di seguito...
 
Sono sicuro che tutto questo ti sarà capitato innumerevoli volte :-)
oggetto strano

L'altro giorno mi capitò di leggere un articolo su Internet in cui venivano descritti 15 OGGETTI ASSURDI.

A prima vista chi li guardava non poteva capire a cosa servissero e spesso anche le forme erano così strane da non essere facilmente identificabili con cose già note.
 
Quando ti capita di vedere un OGGETTO NUOVO, SCONOSCIUTO ALLA TUA MENTE, ecco che avviene un PROCESSO COGNITIVO PARTICOLARE: LE RARE VOLTE IN CUI OSSERVI PER LA PRIMA VOLTA UN OGGETTO SCONOSCIUTO SCOPRI L'OSSERVAZIONE NON GIUDICANTE.
In quei rari casi puoi sperimentare quella condizione ORIGINARIA in cui la tua mente CERCA UN RACCONTO riguardante quello che stai osservando e NON LO TROVA!
Quindi STAI OSSERVANDO UNA COSA PER QUELLA CHE È...senza giudizi, SENZA DESCRIZIONE FORNITE DAL MONDO.
 
Ogni oggetto che osservi e quindi ogni ESPERIENZA SENSORIALE, ha 3 CARATTERISTICHE intrinseche.
 
1) LA COSA O ESPERIENZA IN SÉ
2) IL RACCONTO CHE TI HANNO DETTO DI QUELLA COSA
3) CIÒ CHE TI ASPETTI DA QUELLA COSA
 
Questo avviene per qualsiasi esperienza, visiva, uditiva, olfattiva, gustativa e tattile.
 
Esiste la cosa in sé, PRIVA DI QUALSIASI RACCONTO.
Esiste poi un RACCONTO GIUDICANTE che ti è arrivato dal mondo, dall'educazione, dalla cultura.
Esiste poi un'ASPETTATIVA su quell'esperienza che deriva direttamente da quei GIUDIZI.
 
Nella quotidianità non riusciamo più a sperimentare il primo punto perché bene o male ciò che vediamo e sperimentiamo è quasi sempre ben conosciuto O È COMPOSTO DA PARTI CHE RICONOSCIAMO.
 
Esistono delle precise TECNICHE DI MEDITAZIONE che ci consentono di INTERROMPERE IL PROCESSO DI INTERPRETAZIONE GIUDICANTE e riuscire quindi ad osservare un oggetto comune PER QUELLO CHE È, SENZA CHE IL NOSTRO CERVELLO POSSA ASSOCIARGLI UN RACCONTO DESCRITTIVO.
Tramite queste tecniche puoi osservare una PENNA e vederla per quello che è, un oggetto per scrivere e basta, non per quello che ti hanno raccontato (è una BIC, è di plastica, ecc...).
 
Quando prendi consapevolezza di questo meccanismo, ti rendi anche conto che TUTTO CIO CHE SAI È PARTE DI UN GIGANTESCO INSIEME DI RACCONTI CHE TI SONO ARRIVATI DAI TUOI GENITORI O DALLA SCUOLA O COMUNQUE DA CIÒ CHE ALTRI TI HANNO SPIEGATO.
 
È MOLTO IMPORTANTE RIAPPROPRIARSI DELL'OSSERVAZIONE NON GIUDICANTE CHE TI PERMETTE DI VEDERE LE COSE PER QUELLO CHE SONO.
 
I bambini sono molto bravi in questo.
Se vai in un parco pubblico, il sabato pomeriggio potrai osservare facilmente una scena del genere: genitori a passeggio con i propri bambini piccoli :-)
Quando il bambino è molto piccolo e vede un cane ecco che guarda il genitore ed esclama: <<PAPÀ CANE!>>
Il bambino non ha ancora un racconto completo, quindi ciò che il cervello riconosce è "CANE".
Di solito subito interviene il padre che, dall'alto della sua conoscenza, esclama: <<si chiama Pastore Tedesco, amore non avvicinarti troppo che POI TI MORDE>>...(racconto GIUDICANTE)
Poi magari dopo 5 minuti il bambino nota un grosso albero, ed esclama: <<ALBERO!>>.
E il papà prontamente: <<Si amore, è un PLATANO ce ne sono tanti in città...>>...(altro racconto GIUDICANTE)
 
thumbs up downIn questa dinamica quello che sta avvenendo nel bambino è una continua STRUTTURAZIONE DELL'INTERPRETAZIONE GIUDICANTE PER MEZZO DEI RACCONTI CHE PROVENGONO DAL PADRE.
 
CARATTERISTICA FONDAMENTALE per poter RICEVERE un'interpretazione è L'ASSEGNAZIONE DI AUTORITÀ (nel caso che ti ho descritto era l'autorità paterna a dettare i racconti).
 
Da adolescenti l'AUTORITÀ INTERPRETATIVA LA DIAMO AI PROFESSORI, AI PARENTI E OVVIAMENTE AGLI AMICI CHE RITENIAMO IMPORTANTI PER NOI.
 
Seppur ogni tanto possiamo mettere in discussione ciò che ci viene detto da amici o parenti, raramente mettiamo in discussione un racconto che ci proviene da una autorità riconosciuta da molte persone, come può essere un professore o un libro che leggiamo essere scritto da un esperto.
 
Una volta capite queste 3 caratteristiche dell'osservazione, ce ne sono altre 3 che considero SUPERIORI e che REALIZZANO L'INTELLIGENZA DELL'ESSERE UMANO
 
Queste 3 caratteristiche superiori dell'osservazione sono:
 
1) L'INTERAZIONE CONCETTUALE
2) L'INTERAZIONE OPERATIVA
3) LA METAFORA OPERATIVA
 
Appena comprenderai queste 3 caratteristiche dell'osservazione, VIVRAI UNA FORTE ILLUMINAZIONE :-)
 
Ritorniamo all'esempio in cui STAI OSSERVANDO UNA SEDIA.
In quanto sedia, nel tuo RACCONTO CULTURALE è presente una DINAMICA che conduce IL CONCETTO DI SEDIA vicino al CONCETTO DI TAVOLO (INTERAZIONE CONCETTUALE), e successivamente ad azioni come STUDIARE, MANGIARE, VEDERE LA TELEVISIONE, GIOCARE AI VIDEOGAMES, ecc.. (INTERAZIONE OPERATIVA)
Ad altre persone possono scattare altre dinamiche associative differenti: L'IMPORTANTE È CHE NON SIANO GIUDICANTI!
 
Quello che voglio farti comprendere è che NON DOBBIAMO ACCONTENTARCI DEL RACCONTO GIUDICANTE, ma RIAPPROPRIANDOCI DELLA CAPACITÀ DI OSSERVARE LE COSE PER QUELLO CHE SONO LE IMPARIAMO AD ACCOSTARE VELOCEMENTE AD ALTRI OGGETTI CHE SONO COGNITIVAMENTE AFFINI.
Questo meccanismo ti permetterà di ACQUISIRE L'ABILITÀ DI FARE PIÙ FACILMENTE CONNESSIONI FRA OGGETTI; connessioni che prima erano frenate (per non dire bloccate), dal tuo dialogo interno giudicante.
 
Giorni fa stavo leggendo un libro di FILOSOFIA ORIENTALE e sono rimasto stupito da come NEL PENSIERO ORIENTALE SIA DATA PER SCONTATA LA CAPACITÀ DI TRARRE INSEGNAMENTI DALL'OSSERVAZIONE DEI FENOMENI NATURALI.
Sicuramente ti sarà capitato di leggere frasi di saggezza orientale come queste: <<l'acqua è l'elemento più forte e al contempo più adattabile del mondo>> o ancora <<sii come l'acqua, che non ha forma ma può prendere le forme di tutto ciò che la contiene>> o infine <<si UMILE nella vita e flessibile come il bambù che si piega al peso della neve, quando tutti gli altri alberi più rigidi si spezzano>>.
 
Il pensiero orientale è pieno di queste osservazioni da cui derivano preziosi insegnamenti.
 
Questo io lo chiamo PENSIERO ESTRATTIVO e METAFORA OPERATIVA, cioè la capacità (che in Occidente non abbiamo!), di estrarre una metafora concettuale da un'esperienza sensoriale, metafora che si potrà poi utilizzare in campi diversi e situazioni diverse del vivere.
 
I RACCONTI GIUDICANTI CI ANNULLANO COMPLETAMENTE LA CAPACITÀ DI TRARRE INSEGNAMENTI E METAFORE PREZIOSE DA CIÒ CHE NOTIAMO.
 
Ci impegnano in complesse digressioni introspettive, CHE CI DANNO SAZIETÀ INTELLETTIVA, ma che in realtà ci istupidiscono solamente.
 
Ho parlato ampiamente della RUMINAZIONE MENTALE nell'articolo del 31 Dicembre 2014, "ESSERE PADRONI DEL NOSTRO DESTINO: LE ABITUDINI DANNOSE".
Se non lo hai ancora letto, leggilo subito ti sarà molto utile: LINK DIRETTO
 
Il saper cogliere continue CONNESSIONI FRA OGGETTI ED ESPERIENZE DI VITA è stato visto essere un INDICE DI INTELLIGENZA FRA CULTURE DIVERSE.
Chi sa fare continue connessioni fra le proprie esperienze di vita, POSSIEDE INDUBBIAMENTE UNA MARCIA IN PIÙ!
 
Per poter anche tu acquisire la capacità di SAPER COGLIERE CONTINUE CONNESSIONI FRA OGGETTI ED ESPERIENZE DI VITA TI CONSIGLIO DI SEGUIRE QUESTE INDICAZIONI :-)
 

empty mind

1) Comincia a NOTARE quando ti parte il DIALOGO INTERNO GIUDICANTE fatto di mille constatazioni e borbottio interiore;
2) Interrompilo e PORTA LA TUA ATTENZIONE COSCIENTE ad altri ricordi o oggetti che hai INTORNO A TE;
3) Comincia a pensare OGGETTI (o ricordi) CHE HANNO RIFERIMENTI LOGICI SIMILI, sempre SENZA GIUDICARE!
4) Cerca di riassumere le DINAMICHE DI INTERAZIONE DI QUESTI OGGETTI (o di questi ricordi), TRAMITE UN INSEGNAMENTO COMPLESSIVO, che sia il più generale possibile e applicabile a più aspetti della TUA vita possibili.
 
Comprendi adesso perché ti parlavo di ILLUMINAZIONE?
 

Appena da piccoli ci insegnano LE DEFINIZIONI DI OGNI COSA, andiamo avanti come AUTOMI e utilizziamo quelle definizioni senza VEDERE OLTRE, perché oltre ai singoli racconti  STANDARDIZZATI che ci forniscono, esistono altri RACCONTI TRASVERSALI molto potenti che ci permettono di UTILIZZARE LE ESPERIENZE DI VITA IN MODI NON CONSUETI.
Spesso la GENIALITÀ viene descritta proprio come quella capacità di saper vedere le cose in modi completamente differenti dalla MASSA.
 
Alleniamoci a questo tipo di genialità e possederemo una notevole marcia in più nella nostra vita.
Saremo più pronti e meno AUTOMATICI nelle nostre risposte e soprattutto nel nostro modo di pensare (e agire) ;-)
 
Se durante la lettura di questo articolo ti sono venute in mente considerazioni che vuoi condividere, scrivile nei commenti qui sotto :-)
I tuoi contributi possono far nascere utili riflessioni in tutti i lettori :-)
 
Alla prossima settimana
 
 
 
Fabrizio F. Caragnano
Professional Mental Coach
 
 

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