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Una delle qualità principali di chi studia MIGLIORAMENTO PERSONALE, se non quella fondamentale, è la capacità di porsi i giusti obiettivi.
Molti di voi diranno:<<ma io mi pongo sempre tanti obiettivi nella mia vita, che c'è da sapere? Desidero una cosa, la visualizzo e mi adopero per realizzarla. Punto.>>
 
Il primo Gennaio di ogni nuovo anno inizia la gara a chi si propone più obiettivi da raggiungere. È il periodo delle WishList. Molte persone stilano una lista di INTENTI che vorrebbero portare avanti e realizzare durante l'anno.
Chi desidera finalmente fare quel viaggio che desiderava tanto. Chi si dice: <<cascasse il mondo, mi iscriverò in palestra per perdere questi odiosi 15 chili>>; chi invece desidera trovare l'amore della sua vita...e così via...
Molto probabilmente anche tu avrai stilato ad inizio anno una lista del genere, almeno una volta nella vita.
 
Nella realtà dei casi, solo pochissime persone riescono davvero a portare a compimento la propria "wishlist".
La maggior parte dei desideri non si riescono a realizzare e puntualmente riappaiono nella lista di intenti dell'anno successivo :-)
Questo accade per molteplici motivi, primo fra tutti il fatto che i desideri che vuoi realizzare mancano di ADERENZA AL TUO CONTESTO, cioè sono desideri che sicuramente hai concepito "staccati" dalla dimensione delle TUE quotidiane faccende.
Quando desideriamo "fare quel viaggio", quasi tutti pensano direttamente a se stessi seduti in un aeroplano (o in treno) diretti verso la loro agognata destinazione...non pensano al PERCHÉ ancora non sono riusciti a partire; beh ci sarà una motivazione se ancora non sei riuscito a farlo!
 
Stessa cosa accade quando vuoi, ad esempio, modificare una tua abitudine.
 
Lo sviluppo di nuove abitudini, migliori e più efficaci, è un aspetto molto studiato all'interno del MIGLIORAMENTO PERSONALE. Ed anche abbastanza facile comprenderne il perché.
La maggior parte di noi vive secondo delle abitudini che spesso e volentieri ci allontanano o comunque ci frenano dal raggiungere i nostri obiettivi.
Quando ti prefissi un obiettivo quindi, la prima cosa da fare e capire su quali "cattive" abitudini sta nascendo.
Se ho l'abitudine di mangiare ogni pomeriggio una fetta di pane e Nutella e magari a cena c'è sempre il dolce, posso pure scrivere per 10 anni di dimagrire, ma ciò non accadrà mai perché quel mio obiettivo si fonda su una serie di abitudini deleterie, già ben strutturate in me, che non fanno altro che rinforzare la situazione attuale.
 
Quando desideri qualcosa quindi dovresti prima capire quali abitudini ti hanno portato alla situazione attuale che vorresti modificare.
Mi rendo conto che questo esempio è abbastanza generico, ma ti assicuro che vale per la maggior parte dei nostri desideri.
Se voglio fare un viaggio e continuo a spendere i miei soldi in shopping compulsivo, non riuscirò mai a metterli da parte per il mio viaggio. Forse dovrei imparare a dire di no alle amiche quando mi propongono di uscire per Centri Commerciali; quindi il mio primo obiettivo potrebbe essere proprio quello di sviluppare più fermezza e decisione.
Quando poi ci accorgiamo che quelle abitudini non riusciamo a cambiarle, cominciamo a raccontarci tutte le frottole di questo mondo e la mente umana per fare questo è capace di accedere a grandi risorse e fantasie ;-)
Molta gente non fa altro che passare tutta la sua vita a lamentarsi di come non riesca a raggiungere i suoi obiettivi.
 
Vedremo in questo articolo tutta una serie di strategie per potersi porre finalmente i giusti obiettivi e riuscire a conseguire risultati CONCRETI.
Tutto dipende infatti dalla QUALITÀ SPECIFICA dei tuoi obiettivi.
Come MENTAL COACH posso insegnarti diversi FRAMEWORK per condurti a stilare obiettivi corretti e ben posti, in modo che sia molto più immediata la loro realizzazione.
I FRAMEWORK sono dei "protocolli" studiati e abbastanza collaudati che ti permettono di evitare tutta una serie di errori comuni che, alla lunga, ti auto-limitano e ti impediscono di ottenere ciò che desideri.
 
Uno dei FRAMEWORK più conosciuti è il framework "S.M.A.R.T.".
 
S.M.A.R.T. è un acronimo, il suo significato letterale, in inglese, è "furbo", "astuto", ma smart significa anche "compatto", "ridotto".
Vediamo il significato delle singole iniziali che compongono l'acronimo.
 
S come SPECIFIC (specifico).
Nessun obiettivo potrà realizzarsi se non viene descritto in maniera dettagliata e precisa.
Deve essere chiaro per chiunque comprendere COSA significhi l'aver raggiunto quell'obiettivo.
Se per esempio io dicessi: <<voglio smettere di fumare>>, questo obiettivo non è SPECIFICO, anzi, tutt'altro, sembra più un evocare una mera speranza!
Se una persona ti vedesse nella pausa tra una sigaretta e l'altra, potrebbe convenire che tu hai "smesso"? Beh si! ;-)
Quindi l'obiettivo formulato in quel modo è troppo vago e generico.
Deve essere chiaro cosa significa PER TE smettere di fumare!
Potrebbe essere utile andare per gradi, e magari imporsi un limite molto inferiore di sigarette da fumare al giorno.
Un obiettivo specifico potrebbe essere, se di solito fumi 20 sigarette al giorno, stabilire che da ora in poi fumerai non più di 15 sigarette al giorno.
In questo modo sarà immediato capire se un tale giorno hai "sgarrato" oppure no.
Più sarà SPECIFICO l'obiettivo, espresso con dovizia di particolari, più forte sarà per te la responsabilità di NON FALLIRE!
 
Mi raccomando, evita l'errore più comune, il definire un obiettivo in base a ciò che NON VUOI CHE ACCADA!
Per alcune categorie di persone, gli obiettivi sono NEGAZIONI, ad esempio: <<NON VOGLIO PIÙ ARRABBIARMI>>; oppure: <<NON VOGLIO PERDERE PIÙ TEMPO OGNI GIORNO AI VIDEOGIOCHI>>.
È chiaro come questi obiettivi, formulati in questo modo non valgano nulla!
Sarebbe come salire su un taxi e alla domanda del conducente <<dove vuole che la porto?>>, voi rispondeste <<non voglio andare al Colosseo>><<OK! ma DOVE vuole che la porti?>><<non mi porti di certo in periferia>>...e via di seguito...
L'inconscio non funziona così!
Devi formulare chiaramente in POSITIVO qual'è l'obiettivo che vuoi raggiungere!
 
Per definire in maniera molto accurata e specifica un obiettivo, di solito si usa la tecnica delle 6 W.
 
WHO: cioè CHI è il responsabile del fallimento? e ancora PER CHI lo stai facendo?
Avere una MOTIVAZIONE RELAZIONALE è molto importante, e la domanda "CHI?" ti mette meglio in relazione con le altre persone; in fondo non si decide mai di cambiare qualcosa o di raggiungere un qualsiasi obiettivo ESCLUSIVAMENTE per se stessi! :-)
C'è sempre "un ALTRO", magari anche solo immaginato, per cui ti stai sforzando di compiere qualcosa.
 
WHAT: cioè CHE COSA vuoi DAVVERO ottenere? CHE COSA rappresenta per te raggiungere quell'obiettivo? Non raccontarti CHIACCHIERE! CHE COSA vuoi DAVVERO ottenere?
 
WHERE: cioè DOVE di solito compi quell'azione? In che CONTESTO DELLA TUA VITA? DOVE vuoi ESATTAMENTE che il tuo obiettivo prenda piede, si posizioni?
 
WHY: cioè PERCHÉ lo stai facendo? C'è una motivazione che, sopra tutte le altre, ti sta portando ad indirizzare tutte le tue energie per la realizzazione di questo obiettivo? TROVA QUESTA MOTIVAZIONE E RENDILA ESPLICITA!
 
WHEN: cioè QUANDO vuoi realizzarlo? La tempistica è importante e lo vedremo anche dopo. Stabilisci una data, una scadenza, un termine ultimo ENTRO IL QUALE VUOI RAGGIUNGERE QUEL RISULTATO.
 
HOW: cioè COME vuoi realizzarlo?, COME ti stai muovendo per avvicinarti alla realizzazione dell'obiettivo?
È molto importante che visualizzi diverse modalità per raggiungere il tuo obiettivo e scegliere quella che ti permette di realizzarlo nel modo migliore, più diretto, senza conflitti e senza disagi.
 
M come MEASURABLE (misurabile)
 
Come avrai ben compreso, porsi obiettivi vaghi è come parlare al vento.
I tuoi obiettivi devono essere MISURABILI cioè è importante che nella DESCRIZIONE stessa dell'obiettivo tu inserisca anche un CRITERIO per capire se lo hai davvero realizzato e in CHE MISURA.
Alcuni obiettivi o si raggiungono o non si raggiungono, ma molti altri obiettivi permettono un raggiungimento "parziale" (ad esempio voglio smettere di fumare, ma intanto ho dimezzato le sigarette che fumo ogni giorno, o ancora, voglio dimagrire 15 kg, ma intanto ne ho persi 10...ecc)
Per questo motivo è inutile dirsi <<voglio essere più atletico>>, cosa significa "più atletico"? È misurabile?
 
Chi studia Scienze Motorie sa bene che è necessario allenarsi con una precisa metodologia per riuscire a saltare, a piedi uniti, un ostacolo che è alto, ad esempio, 40 cm.
QUELLO È IL TUO obiettivo, SALTARE 40 CM, non uno di meno! L'obiettivo è SPECIFICO ed è anche MISURABILE.
Un altro obiettivo misurabile potrebbe essere quello di leggere quei 3 libri che hai sul comodino nell'arco della prossima settimana.
DEVE ESSERE CHIARO PER TUTTI, NON SOLO PER TE, SE HAI FALLITO O SE HAI AVUTO SUCCESSO, NON RACCONTARTI SCUSE :-)
 
smart goalsA come ATTAINABLE (attraente)
L'obiettivo deve per TE rappresentare qualcosa di trascinante, attraente, entusiasmante; devi sentire che è l'obiettivo stesso che ti chiama e ti incita al suo conseguimento.
Troppo spesso ci poniamo obiettivi che a noi per primi non dicono nulla, non ci affascinano più di tanto e poi ci lamentiamo se non riusciamo a raggiungerli.
Chiudi gli occhi e pensa intensamente, ADESSO, ORA, al tuo obiettivo, come lo percepisci?
Senti una forza magnetica emanare da lui?
Pensa a te stesso COME SE l'avessi già ottenuto...ti senti più forte? più realizzato? con più fiducia in te stesso?
BENE!
Allora adesso puoi effettivamente passare all'AZIONE; ma se non hai avvertito nulla, chiediti come mai hai scelto di raggiungere proprio quell'obiettivo.
 
R come REALISTIC (realistico)
Spesso un obiettivo può essere attraente, ma fisicamente poco accessibile o poco realistico per te, nella condizione in cui vivi in questo frangente.  
L'accessibilità di un obiettivo significa che è RAGIONEVOLMENTE possibile ottenere quel risultato, quindi parlane con altri, confronta il tuo obiettivo con altre persone e vedi se è stato già raggiunto da altre persone; in quel caso avrai la certezza che è effettivamente realizzabile.
Non avrebbe senso puntare subito ad un obiettivo difficilmente realizzabile, non realistico; chiedere troppo a sé stessi quando si sta cominciando a gestire il cambiamento non porta a nulla di buono.
Quando sarai in grado di utilizzare questo FRAMEWORK con più facilità allora potrai tentare di alzare un pochino la posta, ma per adesso assicurati che i tuoi obiettivi siano realmente accessibili PER TE.
La condizione di realismo implica che non necessita di forze sovrumane per realizzarlo, non è necessario che tu debba essere un super campione di qualcosa o un super esperto; punta a obiettivi che senti essere nelle tue corde...se è realistico bene! Passiamo all'ultima fase.
 
T come TIMEABLE (temporizzabile o "tempificabile")
Ora che hai definito tutte le caratteristiche del tuo obiettivo, è arrivato il momento di stabilire una data precisa entro cui devi realizzarlo ad ogni costo.
Darsi una scadenza aumenta la tua responsabilità, ti dà forza e aumenta la capacità di visualizzazione dei passi necessari per arrivare a compiere quel passaggio.
Se un obiettivo non è tempificabile, allora c'è qualcosa che non va, non potendo stabilire entro quando porre fine ai tuoi sforzi, dopo un poco ti sentirai frustrato, non saprai realmente quanti passi in avanti hai compiuto in relazione ad un tempo prefissato.
 
Tutt'altra cosa è invece sentire con sicurezza che ogni giorno stai facendo qualcosa per avvicinarti alla meta e sai che devi mettercela tutta entro quei precisi giorni!
Nelle università si è visto che studenti a cui veniva detto: <<quando sei preparato manda una mail e stabiliremo una data per l'esame>> facevano continuamente passare mesi su mesi e non riuscivano mai a prepararsi entro una qualsiasi data...semplicemente PROCRASTINAVANO in maniera indefinita attendendo un qualche "momento" magico in cui ci fosse quella ispirazione che permettesse loro di studiare.
Al contrario ogni qualvolta veniva imposta una data precisa, gli studenti si organizzavano e cercavano di arrivare preparati entro quella data specifica.
 
Ora che abbiamo definito il modello o FRAMEWORK S.M.A.R.T., ci tengo a completare il discorso inserendo alcune precisazioni.
 
Esistono alcuni obiettivi, particolari, i quali dopo che sono stati raggiunti, necessitano di ulteriori sforzi affinché quei risultati VENGANO MANTENUTI E DIVENGANO QUINDI PERMANENTI.
Se come obiettivo abbiamo quello di iniziare un corso in palestra, bene o male, una volta che riusciamo a descrivere questo obiettivo in modo S.M.A.R.T. riusciamo a iscriverci effettivamente e possiamo dire che l'obiettivo sia concluso, giusto?
Ma se utilizziamo il framework S.M.A.R.T. per dimagrire di 15 kg, e riusciamo effettivamente a dimagrire entro quella data di quei tot kg, CHI CI DICE CHE DOPO NON RIPRENDEREMO IL NOSTRO PESO INIZIALE?
Ecco che, ad esempio, dimagrire è uno di quegli obiettivi "particolari" in cui non è sufficiente raggiungere l'obiettivo e FERMARSI LI.
Perché poi, come ben sanno tutti quelli che si mettono a dieta, anche dopo l'esser dimagriti, il rischio di riprendere su i kg persi è molto alto!
 
change planNON CI SI PUÒ RILASSARE DOPO L'AVER RAGGIUNTO L'OBIETTIVO.
 
Ecco che, ritornando al discorso fatto in apertura, c'è la necessità non solo di raggiungere il nostro obiettivo, ma anche di MANTENERLO NEL TEMPO, andando a cambiare le nostre abitudini (alimentari in questo caso).
Conosco persone che dopo una settimana di dieta, si "concedono" una torta o dei pasticcini, dicendosi apertamente che <<se lo sono meritato>>, ma in questo caso, stanno dicendo a sé stesse CHE LA GRATIFICAZIONE VERA LA POSSONO RAGGIUNGERE SOLO FACENDO CIÒ CHE INVECE VORREBBERO EVITARE, comprendi questo punto?. Se dico a me stesso in continuazione che la gratificazione è nel mangiare dolci e voglio, al contempo, smettere di farlo, sto INSTALLANDO DENTRO DI UN CONFLITTO DOVERE-PIACERE.
Quando e se raggiungerò l'agognato peso-forma, a quel punto, per vivere in maniera gratificante, ricomincerò a mangiare dolci, PERCHÉ HO SEMPRE VISUALIZZATO NELLA MIA VITA IL MANGIARE DOLCI COME ELEMENTO GRATIFICANTE.
Se non lo posso fare, ho declassato la mia vita a prigione senza senso!
 
IMPARIAMO QUINDI A DISTINGUERE DUE TIPOLOGIE DI OBIETTIVI: OBIETTIVI DI STATO (O DI RISULTATO), e OBIETTIVI DI PROCESSO.
 
Quando ciò che vogliamo ottenere è un RISULTATO ben preciso, che una volta raggiunto si mantiene da solo, allora siamo nel primo caso.
Ma quando ciò che ci imponiamo, necessita SUCCESSIVAMENTE di uno sforzo (più o meno intenso) per essere mantenuto, siamo nel secondo caso.
 
Per DEFINIZIONE un obiettivo di processo TENDE SEMPRE AD INSTALLARE UNA NUOVA ABITUDINE, CIOÈ UN PROCESSO DI CAMBIAMENTO.
 
Gli obiettivi di processo sembrano quindi i più difficili da ottenere e i più subdoli perché una volta ottenuti ti creano addosso una falsa sensazione di realizzazione, invece è proprio quando riesci a realizzarli che comincia il percorso più duro!
In realtà c'è un SEGRETO!
Gli obiettivi di processo sono quelli più facilmente gestibili, PENSACI! Perché proprio per la loro intrinseca caratteristica di installare processi comportamentali nuovi, possiamo tranquillamente gestirli nel tempo, A PATTO DI  PARTIRE E SAPER GESTIRE MODIFICHE PICCOLISSIME NEL NOSTRO COMPORTAMENTO.
Se ad esempio volessimo sviluppare l'abitudine di fare 30 minuti di ginnastica al giorno (è un obiettivo di processo perché anche se lo raggiungi per una settimana, devi saperlo mantenere per tutto l'anno almeno), possiamo tranquillamente porci come primo obiettivo di farne solo 5!
Il nostro cervello etichetta come PIÙ SEMPLICE LA SECONDA ATTIVITÀ E METTERÀ MENO RESISTENZE.
Questa piccola conquista ti darà molto entusiasmo, perché quell'obiettivo che tu posizionavi nel tuo futuro, in realtà, grazie a questi piccoli cambiamenti È GIÀ TUO, ha già una sua fisicità nel tuo presente.
Quando vedi che riesci facilmente a fare ginnastica per 5 minuti ogni giorno, allora dovresti anche comprendere che ti sei riuscito a ritagliare uno spazio tutto tuo, un tuo tempo, hai delle risorse concrete e quindi potrai passare a 10 minuti di ginnastica a settimana.
 
Ad un certo punto sarà come lavarsi i denti, lo farai senza più nemmeno pensarci! ;-)
 
A questo punto, rispondimi: QUALI SONO I TUOI OBIETTIVI? :-)
SONO OBIETTIVI DI STATO O DI PROCESSO?
RIESCI A RENDERLI S.M.A.R.T.?
 
Per info, per tutti tuoi dubbi o domande COMMENTA qui sotto :-)
Avere i tuoi FEEDBACK è per me fondamentale.
 
 
Buona settimana
 
 
Fabrizio F. Caragnano
Professional Mental Coach

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