Utilizziamo cookie nostri e di terze parti al fine di migliorare la tua esperienza di navigazione sul nostro sito, valutare il coinvolgimento dei nostri utenti e migliorare i nostri servizi.
Continuando nella navigazione acconsenti all'utilizzo di cookie sul tuo dispositivo.

Prossimi Eventi

Eventi organizzati da Studio M.E.P.E.C.

Qui troverai tutti i Corsi, le Conferenze e i Seminari organizzati mese per mese.

Vedi tutti gli eventi

Memoria e Apprendimento

Corso in 3 giornate FULL IMMERSION

Corso MASTER LEARNING 3.0 (Apprendimento Efficace, Memorizzazione Avanzata e Lettura Veloce)

Stiamo organizzando i nuovi corsi

Evoluzione Personale

Conferenza di 2 ore

Nuove conferenze sull'Evoluzione Personale

Stiamo aggiornando il calendario conferenze 2018-2019

Skills Professionali

Seminari immersivi di 1 WeekEnd

Seminari specifici per professionisti in vari settori

Stiamo aggiornando il calendario corsi 2018-2019

Fin dalle scuole elementari ci hanno insegnato che l'Essere Umano utilizza i 5 sensi primari per poter interagire con il mondo circostante.
Ovviamente questa interazione si basa sulla capacità del nostro cervello di saper decodificare ed elaborare i complessi codici neurologici che vengono trasformati in impulsi bio-elettrici da organi come gli occhi (che decodificano luce, colori e movimento), dai timpani (che decodificano timbro, intensità, frequenza del suono), dalle papille gustative (che decodificano i 5 sapori e le consistenze), dai recettori tattili sparsi su tutta la pelle (che decodificano pressione, ruvidità, durezza, temperatura del contatto) e infine dai recettori olfattivi nel naso (che decodificano intensità, penetranza, aroma degli odori).
 
Normalmente tutti noi utilizziamo questi 5 sensi durante le esperienze della vita; se vi chiedessi ad esempio di immaginare una bella giornata di mare, sicuramente vi verrebbe in mente una bella immagine di una spiaggia soleggiata, magari proprio quella dove avete passato quella fantastica vacanza anni fa.
Ecco che, nella vostra mente, pur se di fantasia, si forma una immagine visiva: ci saranno dei colori, un mare e un cielo blu, una spiaggia bianca o rosata, e il vostro ricordo potrebbe arricchirsi con il suono delle onde o dei gabbiani, la sensazione di calore intenso sulla pelle e magari l'odore del mare stesso.
Ecco che la mente anche per ricreare quella visione, utilizza sempre i nostri fantastici 5 sensi (anche se solo immaginandoli).
 
La mente richiama le informazioni che ha già appreso e utilizza il "ricordo" sensoriale per creare un'immagine mentale COERENTE con le nostre ESPERIENZE passate.
Stessa cosa succede quando comunichiamo con altre persone.
 
I nostri racconti sono intrisi di aggettivi che derivano direttamente dai 5 canali sensoriali che utilizziamo per trarre informazioni dalle esperienze.
Se volessimo descrivere un pessimo film magari vi sarà capitato (a voi o di ascoltare da altri...) frasi del tipo: <<avresti dovuto VEDERE quella scena...>><<io non me la sono SENTITA di continuare e ho chiuso gli occhi>>,<<GUARDA, era proprio un pessimo film!>>.
Ovviamente essendo il racconto di un film, la componente VISIVA era predominante, eppure ogni tanto compaiono aggettivi che appartengono agli altri canali sensoriali e con gli occhi non c'entrano nulla.
Pensiamo a quando, ad esempio, dobbiamo descrivere una nostra esperienza o magari dobbiamo convincere una persona sulla bontà di un nostro progetto...
Ci sono persone che da subito utilizzano frasi come: <<ASCOLTI cosa ho da dirle>>; eppure non è raro trovare persone che invece preferiscono inconsciamente utilizzare <<GUARDI, cosa ho da dirle...>>, che senso ha? come si fa a "guardare" cosa ha da dire una persona?
Eppure la mente compie spesso questi salti logici.
 
Esiste una patologia mentale chiamata SINESTESIA, che purtroppo essendo molto rara è difficile da studiare, ma ci sono stati casi eclatanti di persone affette da questo problema, che sono balzati gli onori della cronaca.
 
sinestesiaSinestesia deriva dal greco e significa "percepire tutto assieme".
 
Negli Esseri Umani, durante il periodo di accrescimento delle aree cerebrali del neonato, si verificano delle specializzazioni fra aree e alcune connessioni interne vengono recise geneticamente tramite un meccanismo chiamato APOPTOSI NEURONALE scoperto una trentina di anni fa. Questo meccanismo genetico permette al cervello di sviluppare una separazione fra i campi cerebrali che gestiscono i 5 sensi e le percezioni sensoriali che riceve dall'esterno.
 
Nei sinestesici invece tale separazione non avviene (si pensa a causa della mancanza di alcuni geni preposti), e tra alcune parti del cervello permangono delle connessioni che invece non dovrebbero permanere.
Questa malformazione provoca notevoli problemi ai sinestesici perché il loro cervello non riesce a capire bene da quale organo riceve i segnali e quindi mischia un po' tutto.
Non è raro che i sinestesici raccontino i gusti dei gelati come fossero forme geometriche oppure come note musicali, mentre le note musicali le raccontano come piene di sapori specifici.
 
In realtà tutti siamo un po' sinestesici, proprio a causa della vicinanza e della interazione fra le diverse connessioni cerebrali; chi di voi, per esempio, ascoltando le parole MALUMA e TAKETE associa un CERCHIO alla parola MALUMA e un TRIANGOLO alla parola TAKETE?
MALUMA come suono dà un'idea di rotondità, che TAKETE invece non possiede, tutti saremmo d'accordo nel dire che ha un suono SPIGOLOSO. 
 
Ma per un sinestesico le cose vanno diversamente, le sensazioni sono molto più precise e molto più intense.
Una persona con sinestesia intensa può vedere il numero 2 turchese o la lettera S di color magenta.
Il fenomeno è così intenso al punto che il sinesteta puro, vedendo i suoni e sentendo i colori, può riuscire a trarre vantaggio da queste contaminazioni sensoriali; per esempio un compositore che ha sfruttato proprio questa sua capacità è stato Olivier Messiaen.
Anche la memoria ne risulta enormemente rafforzata poiché ogni "stimolo" racconta e porta con sé molti altri stimoli di contorno che ne amplificano l'emozione provata.
Se quando vedi un 2, vedi solamente un 2, il tuo ricordo dopo qualche giorno può sbiadire, ma se MENTRE vedi il 2, SENTI anche un SUONO preciso e VEDI uno specifico COLORE, sarà più facile per te ricordarti quale fosse quel numero, anche dopo che sono trascorsi giorni.
 
Tutti noi, come hai compreso, siamo un po' sinestesici, ma è anche vero che quando parliamo, SCEGLIAMO inconsciamente alcuni termini che derivano dal nostro canale sensoriale PREFERITO, cioè quello che, per cause legate alla nostra educazione nei primi anni di vita e legati al nostro stile di vita, abbiamo sviluppato di più.
Quel canale sensoriale fa da AGGREGANTE, cioè tramite lui poi identificheremo e distingueremo tutti gli altri canali sensoriali.
 
Non dovrebbe stupirti il fatto che se per un musicista sia L'UDITO il canale sensoriale preferenziale, quando i musicisti parlano tendono spesso ad utilizzare modi di dire e di esprimersi che richiamano a sensazioni SONORE, come ad esempio: <<quella frase che ha detto proprio non si poteva SENTIRE>>, oppure <<per ricordare una cosa devo RIPETERMELA mentalmente molte volte>>, o ancora <<prima di decidere devo ASCOLTARE bene cosa ha da dirmi...>>.
Sono delle predilezioni; si prediligono alcuni verbi rispetto ad altri.
Una persona del genere si dice che è principalmente UDITIVA.
 
Ti starai chiedendo cosa avrebbe potuto dire invece una persona principalmente VISIVA? :-)
Magari frasi del tipo: <<Parlava in un modo troppo OSCURO>>, <<per ricordare una cosa basta che la VISUALIZZO un po' di volte>>, o ancora <<prima di decidere devo VEDERE bene cosa intende>>.
:-)
 
Per comodità, le persone che utilizzano il TATTO, l'OLFATTO e il GUSTO vengono chiamati CINESTESICI, dal greco KINESIS che significa "movimento" (non confondere sinestesico con cinestesico, hanno due significati assolutamente diversi)
Sono persone che prediligono il contatto pieno con ciò che stanno sperimentando, in loro le azioni tendono a rimanere più impresse rispetto alle semplici parole o alle immagini, e soprattutto vengono molto colpite dal gesticolare del prossimo. Lo notano molto di più.
Spesso i cinestesici fanno un uso molto ampio verbo SENTIRE col significato di PERCEPIRE con l'animo o il corpo, oppure si esprimono molto con verbi di MOVIMENTO (andare, fare, costruire, realizzare, ecc).
Un cinestesico si riconosce subito grazie a frasi come queste: <<SENTIVO che c'era qualcosa che non andava...>>, oppure <<In CUOR MIO non me la SENTIVO di seguirlo...>>.
Sono persone piuttosto attive che imparano subito quando si mettono a fare loro stesse una cosa piuttosto che chiedere a qualcuno di spiegargliela.
 
rapport and influence representational systemsUn LINGUISTA direbbe che VISIVO, UDITIVO e CINESTESICO rappresentino 3 MAPPE DIVERSE con le quali le persone possono DECODIFICARE il proprio mondo, e quindi rappresentano 3 modi prioritari di utilizzare le informazioni quando poi ne abbiamo bisogno.
 
Non è raro trovare che persone sposate litighino spesso proprio a causa della differenza di FILTRO SENSORIALE adoperato.
Un marito che è particolarmente VISIVO potrebbe trovarsi spesso in disaccordo con una moglie particolarmente CINESTESICA.
 
Un ipotetico dialogo si potrebbe svolgere in questo modo:
 
MARITO: <<Ma come fai a non VEDERE i tuoi errori?>>
MOGLIE: <<Sei tu che passi le giornate a non FARE nulla, mentre io sto sempre OCCUPATA>>
MARITO: <<Se tu mi MOSTRASSI come fare quella cosa, stai tranquilla che ci penserei io>>
MOGLIE: <<Adesso devo pure mettermi a FARE da insegnante, se sei qui con me dovresti aver capito già da tempo come FARE per aiutarmi, che non mi vedi?>>
MARITO: <<Io VEDO solamente che stai sempre agitata e non hai tempo da dedicarmi!>>
MOGLIE: <<Ma come FAI a DIRE questo? VAI a FARE quelle cose che ti ho chiesto, piuttosto che stare senza FAR nulla>>
MARITO: <<Non VEDO come comprare quella cosa possa essere utile, tanto ho VISTO come sei fatta...>>
ecc...
 
Come hai potuto osservare, le due persone partono già con due MAPPE del mondo molto diverse: il marito vorrebbe che la moglie smettesse di MUOVERSI di qua e di là e invece gli MOSTRASSE chiaramente come agire, mentre la moglie che invece predilige un approccio CINESTESICO, non riesce a COMPRENDERE la VISIONE delle cose dal punto di vista del marito, che critica ma di fatto non FA nulla per aiutarla concretamente.
 
Esiste una branca molto importante all'interno della Programmazione Neuro Linguistica, che si occupa di studiare come i canali sensoriali preferenziali modifichino i rapporti fra le persone e soprattutto come possano influenzare, ad esempio, la comprensione del prossimo e delle sue esperienze.
Nella Programmazione Neuro Linguistica la preferenza sensoriale viene chiamata SUBMODALITÀ.
 
Se impari a essere più consapevole delle tue SUBMODALITÀ, potresti imparare ad ESTENDERE la tua MAPPA sensoriale e magari cominceresti ad includere anche le altre submodalità che normalmente non sei abituato a privilegiare.
Apprendere come gestirle tutte e tre non solo aiuta il cervello a crescere e a sviluppare nuovi sinapsi, ma ti accorgeresti che nel tempo andresti ad estendere i tuoi piaceri, ad intensificare le tue percezioni e sensazioni riguardo le esperienze che vivi.
Diventeresti una persona più piena, più intensa, in grado di interagire veramente con tutti! :-)
 
Se ti accorgi che una persona che ti è cara utilizza spesso la modalità UDITIVA, potresti facilmente adattare i tuoi racconti affinché SIANO PIÙ VICINI ALLA MAPPA che lui/lei utilizza per decodificare il mondo e quindi la conversazione risulterebbe più piacevole, fluida e sicuramente la persona si ricorderebbe piacevolmente di te.
 
Ricordati che le submodalità divengono palesi soprattutto nel modo di ricordare; ci sono persone che hanno problemi a "visualizzare" nella mente un suono, la voce di una persona, il jingle di una pubblicità, mentre altre persone trovano difficile ricordare visi, immagini, quadri, figure e le relative posizioni nello spazio, di solito persone del genere utilizzano inconsciamente degli escamotage per ovviare a tutto questo per cui le posizioni o le figure vengono ricordate in base alle azioni che hanno fatto con esse, ma di fatto non VISUALIZZANO esattamente l'immagine.
 
In Occidente, le persone adulte, secondo studi fatti da diversi istituti di psicologia, utilizzano prevalentemente il canale VISIVO (ovviamente a causa dei media che ci influenzano e ci spingono fin da piccoli a sviluppare questo canale tramite l'uso di videogiochi, mappe interattive, televisione, spot pubblicitari, magazine e giornali ecc...), ed è stata così ripartita la suddivisione fra le persone:
  • un buon 55% sono VISIVE
  • un 25% sono CINESTETICHE
  • un 20% sono UDITIVE
Molte ricerche si sono concentrate sul cercare di tracciare un PROFILO di ciascuna tipologia, e tutti sono stati d'accordo sulle seguenti descrizioni (ovviamente alcune ricerche hanno enfatizzato alcuni aspetti rispetto ad altre ricerche simili).
 
LA PERSONA VISIVA
Si concentra di solito sulla visione di ciò che sta per intraprendere, se non conosce cosa deve fare chiederà di poter vedere una persona esperta all'opera.
È una persona istintivamente attirata verso ciò che la colpisce visivamente, spesso di animo artistico. Ama le forme degli oggetti e le architetture.
Ama immaginare e fantasticare luoghi personaggi e situazioni, e per apprendere fa spesso uso di immagini mentali derivate dal fare diagrammi, schemi, spesso colorati e visivamente accattivanti.
Di solito gli studenti VISIVI prediligono l'uso di slides, dispense con molte figure, oppure video didattici.
 
LA PERSONA CINESTESICA
Si concentra di solito sulle sensazioni corporee che una determinata esperienza le offre, esse possono essere sensazioni di calore, oppure date da determinati odori, profumi o sensazioni tattili.
È una persona che ama la manualità, quindi "fare", "agire" piuttosto che congetturare sul da farsi.
Sono persone che tendono a gesticolare molto e a diventare padroni dello spazio in cui si muovono.
Quando apprende, il cinestesico costruisce modelli spaziali, procedure, organigrammi che descrivono l'ordine con cui fare materialmente le cose.
Gli studenti cinestesici sono studenti che amano fare continue connessioni fra le cose, cimentarsi e "sporcarsi le mani" direttamente.
 
LA PERSONA UDITIVA
Si concentra di solito sui suoni e sulle parole dette.
Si riconosce perché quando dite una cosa non la scorda più e magari dopo anni ve la rinfaccia perché <<voi avevate detto che...>>...
Ama comunque i dialoghi e le discussioni, anche fini a sé stesse, solo per la piacevolezza del chiacchierare con qualcuno di qualcosa.
È attratta dai cambi di ritmo e dai cambi di volume sia nel parlato ovviamente che nella musica, che potrebbe anche trovare sgradevole quando tali cambiamenti vengono fatti con violenza e in modo repentino.
Studenti del genere amano registrare i discorsi del professore in aula, e poterli risentire a casa, inoltre quando studiano, inconsciamente risentono la voce del professore che ripete gli stessi concetti che leggono sul libro.
Quando pensano, pensano per dialoghi; a volte seppur pensando, si può notare che la lingua la muovono nel palato come a formare parole pensate.
 
Nel nostro studio sul MIGLIORAMENTO PERSONALE, imparare questo meccanismo è importante DUE VOLTE, prima di tutto per noi stessi poiché capire il TUO canale sensoriale preferenziale ti sarà importantissimo per accrescere e velocizzare il tuo apprendimento quotidiano (è inutile che guardi un video se sei prioritariamente cinestesico, ti serve una persona in carne e ossa), e poi per comprendere meglio il prossimo e adattarti a lui (P.S.: io sono un VISIVO con una seconda predisposizione minore verso la CINESTESIA ;-) )
 
Ricordati la PRIMA ILLUMINAZIONE DEL MIGLIORAMENTO PERSONALE recita:
 
<<Il Tessuto della Vita è costituito dalla qualità delle relazioni che instauriamo con gli altri!
Impegnati sempre per farti amare da chi ti conosce, e impegnati il doppio per farti amare da chi NON ti conosce!>>
 
Non a caso esso rappresenta il PRIMO PRINCIPIO da seguire; così quando studi qualcosa di nuovo puoi essere sicuro di poter agire IN LINEA con una tua ETICA personale: mettere al primo posto la qualità della vita del prossimo! :-)
 
 
Cerca di dare sempre valore aggiunto a ciò che studi, senza pensarti ISOLATO dal mondo delle relazioni perché esse ti influenzano così come il TUO FARE influenza le tue relazioni con gli altri.
 
Buona settimana e commentate, commentate, commentate ;-)
 
 
Fabrizio F. Caragnano
Professional Mental Coach
 
 
 
 
 
 

Skype Status

Aggiungimi su SKYPE per chiamarmi e ricevere una consulenza di orientamento iniziale gratuita.

oppure scrivimi a: studiomepec@gmail.com

EBook sul Miglioramento Personale

Il LIBRO della Settimana

Vai all'inizio della pagina